Come Scilla, figlia del re Niso di Megara, parricida e traditrice della patria per amore del nemico assalitore Minosse re di Creta, anche Marco Maggiore tradisce gli ideali, la patria Bagheria ed i “padri” Falcone e Borsellino per amore di chi fino a mesi fa era il nemico assalitore. Innamorato, adesso, di quel Minosse dalle tante teste. Quel mostro putrescente, il COINRES, che con il suo esercito di lavoratori improduttivi negli anni aveva infettato tutto, creando il caos e le continue emergenze nella raccolta dei rifiuti.
Sono passati appena 6 mesi dalla grande festa, “dal calcio in culo alla mafia”, e tutto è già cambiato?
Solo adesso il capo gruppo del M5S si accorge che, forse, gli operai del Coinres adoperati dalla Tech, in virtù di una legge regionale hanno diritto a lavorare a prescindere dall’ente gestore e sono in grado di adempiere a propri doveri? Visto l’elevato costo pagato alla Tech, siamo sicuri che ad essere utilizzati per la raccolta siano stati solo quei dipendenti Coinres comandati oggi al Comune? Continua a leggere