Sebbene ci siano prospettive positive per il settore immobiliare, non ci si può aspettare nessuna crescita repentina perché la ripresa sarà graduale. A dirlo è Reag, società internazionale di valutazione immobiliare, che prevede un aumento dei prezzi delle abitazioni non prima del 2017. A dare un’accelerazione al mercato potrebbero però essere gli investitori stranieri, che dimostrano di apprezzare il real estate italiano.
Archivio mensile:luglio 2015
Abolizione tassa prima casa, Nomisma: “Sgravio modesto. Per un sistema impositivo più equo serve la riforma del Catasto”
La “rivoluzione copernicana” in campo fiscale annunciata dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha scatenato molteplici reazioni. In merito all’abolizione di Imu e Tasi sulla prima casa, è intervenuta Nomisma. La società di consulenza ha minimizzato il beneficio derivante dallo sgravio e ha affermato che “la strada maestra per arrivare a un sistema impositivo finalmente più equo rimane quella della revisione delle basi imponibili che scaturirebbe dalla riforma del Catasto”.
L’azzeramento dell’imposizione sulla prima casa non è l’opzione preferibile
Tasse immobili, Confedilizia: “Ecco come sono triplicate le imposte in 4 anni”
In 4 anni le imposte locali sugli immobili sono quasi triplicate, passando dai 9 miliardi di gettito Ici del 2009 ai circa 25 miliardi tra Imu e Tasi dello scorso anno. A dirlo è Confedilizia, che ha fatto sapere: “Con il 2015, la proprietà immobiliare si troverà, per il quarto anno consecutivo, a subire un livello di imposizione tributaria insostenibile, tale da rendere urgente un’inversione di tendenza attraverso una riduzione del carico fiscale”.
Secondo le elaborazioni dell’associazione dei proprietari, i dati di gettito degli ultimi 4 anni sono stati i seguenti: Continua a leggere
Tassa sul condizionatore, la verità sull’imposta che ha fatto aumentare la temperatura
Le alte temperature di questi giorni hanno subito una brusca impennata quando si è diffusa la notizia, riportata da alcuni organi di informazione, dell’introduzione di una tassa sui condizionatori, destinata a rendere ancora più rovente la nostra estate. Ma vediamo in realtà di che cosa si tratta e chi dovrà pagarla, grazie ai chiarimenti offerti dallo stesso Mise.
La tassa sui condizionatori fa riferimento in realtà all’introduzione a partire dal 1 giugno 2014 del cosiddetto libretto d’impianto, di cui proprietari e amministratori di condominio devono dotare il proprio condizionatore o la propria caldaia. Il libretto – che certifica manutenzione e rottamazione del proprio impianto di riscaldamento/raffreddamento – ha un costo dai 100 ai 200 euro a seconda del tipo e del numero di componenti da certificare. Da qui la mezza bufala di una tassa che colpirebbe i condizionatori
L’obbligo del libretto d’impianto deriva da una direttiva europea che disciplina l’emissione di anidride carbonica. Inoltre non tutti devono dotarsi del libretto di impianto. L’imposta infatti è dovuta solo nel caso in cui l’impianto di climatizzazione sia superiore ai 12kw. Oggetto delle ispezioni sono gli impianti di climatizzazione di potenza termica utilie nominale non minore di 10kW e di climatizzazione estiva di potenza termica utile nominale non minore di 12Kw Continua a leggere