Al ritorno dalle ferie è ripreso lo studio del Governo sullo “Sblocca Italia”, che venerdì 29 agosto sarà all’esame del consiglio dei ministri.
Ma un primo faccia a faccia tra il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha gelato le aspettative.
A quanto pare, infatti, mancano le risorse aggiuntive, ragion per cui è necessario controllare in modo rigoroso la spesa. E in questo quadro a rischiare sembra proprio il “pacchetto casa”.
Non ci sono le risorse economiche e il timore è che le disposizioni relative alla stabilizzazione dell’ecobonus, agli incentivi per chi acquista un appartamento e poi lo affitta a canone concordato e alle agevolazioni fiscali per le permute immobiliari per l’acquisto di immobili ad alto rendimento energetico si dissolvano come neve al sole.
È stato fatto sapere che il provvedimento è ancora in lavorazione, ma è stato anche detto che non c’è molta urgenza di una stabilizzazione degli ecobonus.
Per tutto il 2014 sono operative la detrazione del 65% per il risparmio energetico e la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie del 50%, mentre per il 2015 c’è tutto il tempo per preparare un altro provvedimento.
A quanto pare, non c’è molta scelta. Il decreto “Sblocca Italia” deve essere ridotto, deve contenere solo i dieci punti annunciati dal Presidente del Consiglio il primo agosto. Niente di più.