E’ stata depositata in data 14 marzo 2014 la sentenza n. 50/2014 della Corte Costituzionale che rischia di generare una catena di ricorsi e richieste di risarcimenti da parte di tutti quei proprietari che per anni, attraverso affitti in nero, hanno evaso le tasse e raggirato i loro inquilini.
L’art. 3 del d.lgs. n. 23 del 2011 prevedeva infatti che a seguito dell’opportuna registrazione dei contratti di locazione ad opera degli inquilini , fino a quel momento in nero , si otteneva il diritto di ridurre ad 1/4 l’importo richiesto per la locazione.
Dopo che la Corte ha dichiarato l’incostituzionalità di questa norma è chiaro il vuoto normativo che si è venuto a creare. Vuoto che mette a rischio inquilini che hanno fatto fino ad ora il loro dovere e che non da giustizia a tutti quei proprietari che ad oggi hanno rispettato la legge, pagando le dovute imposte.
Un paradosso tutto italiano !
ed adesso da applicatori della legge ci troviamo ad essere perseguitati…VERGOGNA!